(perdonami fin da subito se ti sembrerò un po' cattiva
)
più che altro volevo darti un consiglio, su come rivedere un attimo la poesia
la prima cosa che mi è stata insegnata era di evitare il più possibile gli aggettivi, di qualsiasi tipo
perchè ingessano la poesia, non la lasciano sospesa e in più secondo me non danno possibilità al lettore di sbizzarrirsi con l'immaginazione
ovviamente, se tu l'hai sentita così e gli aggettivi che hai usato sono fondamentali, tutto il mio discorso non vale
Tu,
sguardo
intensosu
lucenti smeraldi dipinto.
Tu,
pelle di pece
che il
candido corpo infiamma.
Tu,
braccia
possenti,
in cui la prigionia è sollievo.
Tu,
tenero cuore
soave ninnananna di sogni
proibiti.
Tu,
risposta ai miei perchè
e perchè alle mie certezze,
triste sorriso
e
ilare pianto,
distratto creatore
e
dolce assassino...
Tu,
sole delle mie notti
luna del mio giorno,
cercato-temuto
desiderato-perduto
amato-odiato
e mai dimenticato...
tu,
cielo, a cui
fatalmente
appartengo.
così, a mio avviso appaiono gli aggettivi in una poesia
attirano l'attenzione lì, come se fossero in grassetto e limitano davvero tanto il lettore
capisco che la tua poesia si basi abbastanza sui contrasti tra gli aggettivi e sinceramente mi sembrano fondamentali
però, solo per gusto personale non mi fanno impazzire e siccome ci sono della parti che mi piacciono, ti proporrei di toglierne un po'
e poi, un'ultimissima cosa
io eviterei di mettere l'aggettivo davanti al sostantivo,
lo facevo anche io un tempo, mi sentivo particolarmente lirica
nel farlo
e solo ora capisco che trasforma la poesia in semplice retorica
spero di non essere stata invadente
ti abbraccio
simi