Alzo lo sguardo verso il cielo
Venere delusa
vedo te..
triste e amareggiata da ciò che non c'è,
che nn ci sarà mai.
Le nuvole disegnano sguardi,
il vento te le cancella, portandosele via
come tu hai portato via il raggio di sole
tiepido come prima di un diluvio
che spezzava quel grigio senza forme
forme che non ci saranno più
che tu, Venere delusa amavi disegnare.
A breve il vento non ci sarà più
si porterà con se un disegno importante
ma lasciando un sole pieno, caldo
io, Venere, ho il sole
tu un disegno che non avrai più
finquando un triste lamento faccia cadere
una coltre nebbia
e singhiozzando provi a ridisegnarle
ma la notte, sai, sta arrivando
disegnerà lei un foglio nero con luci natalizie,
una regina controllerà la notte
e tu sarai li ad aspettare.