raccordare il mio corpo

raccordare il mio corpo in un fiume di lava è mia emozione è erba brucata
dall'anima il verde pastorizzato in un canestro di poesia che flagella
inflessibili diagrammi mali fiori radici masticate nelle grammatiche e rostro
mia galea sfonda un giro di sogno sotto la chiglia delle mie accostate parole

sul passo stanco di un tango di me valentino periferico d'illusioni accertate sui
tacchi di rosa che sconosciuta si conficca di spine il lamento le ho donato
mordo il lichene d'inverno su alture di debolezze estraggo tuberi sconosciuti
saziano il solo corpo la mia bocca di cicuta è stata prestata dalla spuma dello
| jonio

il vaccino dell'amore occhiellaia del cor gentile m'affatica l'anima dalla cui placenta
estraggo microanime di miele per vivere in te rosaio sbocciato nella musica di te
le tue nebbie sono mie lacrime sospese a sedici passi dal mare il tuo sole fallisce
la mia ombra nello stato di greenwich ove il punto stringe la forza d'amarti

e nel letto del nilo limo è miniera di rosòlii agli amori che impastano messaggi
la tua bocca si riempie di melograno per dare il rosso al mondo che io bacio dalle
tue labbra dalle cui strettoie si sprigionano canti di muri d'antichi amori sulle
croste d'intonaco ove lingua è mozzata dal grido di luna nella mano di me terreno

un'oasi di gigli pargoleggia e improfuma mense gli argenti si pongono al sacrificio
non abbandonarmi negli avanzi rammenda la rete nel fondo mare frastornami di
canti di sirene nella vagina ove luce disagoma la grandezza della madre sui monti
di una zampogna che io bambino ho ascoltato dallo sciacquìo dell'onda sullo
| scoglio della speranza con una leccata di ricotta in bocca

un pesce abbocca alla fame una lana si lava dai tratturi greggi sonanti di
| transumanza
sotto il grecale spruzzo odori e parole sul foglio del mio lido ove la tenerezza
| dell'erba
ha dato inchiostro al mio pensiero non ancora nato che si lamenta nell'urna della
| vita
mentre un falò s'accende a sancataldo boa della tua regata ove le vele prendono il
| rigurgito del mio respiro

vorrei riuscire a scrivere qualcosa degno di questa tua poesia ma il mio linguaggio è povero e il tuo componimento supera di gran lunga le mie capacità di analisi, leggermente sopra lo 0..cercherò di dirti in parole povere le mie impressioni

nelle poesie lunghe difficilmente riesco a mantenere la concentrazione e a seguire una certa musicalità e appena vista la tua poesia non nego di essermi un po' spaventata..ebbene sbagliavo, l'ho letta e riletta tutta d'un fiato e sono stati i tuoi versi a trascinarmi.
potrei dirti quali sono i miei preferiti ma non voglio sminuire la grandezza dell'intero scritto e la gioia che provo ogni volta nel vedere il tuo nome tra di noi

approfitto per darti il benvenuto e augurarti/mi una lunghissima permanenza qui, vorrei riuscire ad imparare il più possibile da te

grazie



simina