ho trasfusionato in te mie carezze con la melodia di un pettirosso e terreo sono al
tuo passaggio non ti sei fermata eppure ero appoggiato al palo sotto la tabella 16
ricordo era novembre io caduto nella ipotermia di te fammi bere dal tuo cristallo
vedrai mie labbra sul contorno delle tue né nardo così forte ha mai accarezzato
| te
è tra i fuochi di luci scontri di luna park e musiche di flauti e arpe che io cullo
me abbracciato al tuo petto e si parlano con lingue di mortaretti che scoppiano ad
ogni mio respiro sto uccidendo l'amore perché lo canto io poeta incantato dalla frusta di un bacio legato ad un razzo della festa del mare che custodisce i verbali
| del nostro contraddittorio
spingi la coda nel mio verso mi verserò nella coppa bolle di vino per ubriacare
le perle che usciranno dalla tua voce dal cui tono voglio essere lontano mi basta
essere nel fioretto che il tuo scorpione spinge alla vittoria indietreggio il petto
te lo porgo invece per la tua ultima scoccata
ha vinto la mano la parola cade lama il sospeso compleanno
s'aggruma alla data della rugiada un giglio ha suonato la tromba del mattino
il papavero s'è arrossato di fatica a battere i piatti al vento e una famiglia di
| mammole
ha ballato l'adagio che impone il cardiotonico dei pistilli in amore
il gelso bruno si spacca il cuore in una trafittura di sole oh il suono delle cetre tra le
unghie appuntite di rovi appendono rubrosate more sui rami appisolati
e nascoste cicale accordano serenate a me amleto sul poggio del sogno segno
| assassino
e una candela in me accesa cerca tra nuvole di sabbia la traccia di chi ha punto
| punito il mio petto
Lun Lug 20, 2009 3:48 pm