Abbozzo un sorriso e me lo metto in tasca
rivendicando strascichi di luna
e sogni d’oro
evado in un angolo
d’ombra nel giorno
dei sensi danzando
sui flebili toni
di un astro che
brilla
dall’alto riordino meglio
le vecchie speranze
sfigurano
in stralci di vita
che lasciano intendere
retrovie inattese
vita
che scorre
in clessidre
troppo strette
limandone i fori
di straforo
riaffioro in un sorriso
dal misero decorso
di una vana speranza.