messa in tavola del verbo "durare"

non so perchè, ma a volte mi viene da rimuginare sul senso e l'utilizzo di parole, senza nessun fondamento o conoscenza etimologica..

qualche giorno fa sotto la doccia ho cominciato a pensare al verbo "durare", e sto arrivando a considerazioni degne di essere messe nella zona cazzeggioricreativa!

riflettiamo, usiamo il verbo durare, ormai, focalizzandoci quasi soltanto sull'aspetto temporale della proposizione, col senso di "durare nel tempo", "mantenersi tale", trascurando spesso del tutto la vera forza di questo verbo, la sua gran solidità

prendiamo le seguenti frasi semplici

-il liceo dura cinque anni
-l'amore se dura, dura una vita

la prima è un esempio classico di come usiamo quotidianamente il verbo durare, ma nella seconda frase avviene qualcosa di interessante; possiamo notare l'ambi-significato che io credo di aver riscontrato, veniamo a conoscenza della sua parte solida, materiale e a mio avviso (pur non essendomi certamente documentato) quella originaria

ovvero, che se l'amore dura, vuoldire che "si dura", inteso come un arcaismo per dire "si indurisce".. quindi parlamo non più di qualcosa di temporale, ma di chiaramente spaziale; credo quindi che il significato più profondo di questo verbo sia: "ciò che dura nello spazio, dura anche nel tempo" e allo stesso modo "ciò che dura nel tempo vuoldire che sta durando nello spazio"

in pratica, dura ciò che SI dura

potrete pensare che l'andare a scuola (prendendo la frase "il liceo dura cinque anni") sia un qualcosa di difficile da collocare in un qualche significato di "solido, materiale", tuttavia il liceo dura finchè noi lo frequentiamo, finchè un'azione materiale viene praticata fino all'assoluzione del proprio compito, e infatti una volta finiti i cinque anni è come se il liceo non fosse nient'altro che passato, finito; il verbo durare, d'ora in poi, lo useremmo al passato, per parlare della scuola, del liceo "che è durato cinque anni", delle lezioni che "duravano così tanto".. è come se noi, nel presente dell'azione, alimentassimo il significato di "durare"

da qui possiamo scindere altre due considerazioni:

-riferendoci ad oggetti ad utilizzo ridotto (o comunque limitato, cibo, sigarette, soldi..) il verbo durare ha efficacia fino a quando il soggetto in questione conserva le sue caratteristiche e funzionalità; difatti se ci pensate anche solo parlando di un elettrodomestico basta che si rompa un ingranaggio affinchè la validità del verbo durare sia completamente esaurita.. "la lavatrice è durata 5 anni, poi si è rotta".. altri esempi "la torta è durata due giorni", "le sigarette mi sono durate due ore"..

-riferendoci ad azioni umane, stesso discorso, il verbo durare ha efficacia finchè l'azione in questione non viene assolta, come per il liceo, il lavoro, la malattia, la storia d'amore.. finchè c'è un risvolto pratico da parte di qualcuno che svolge (o subisce) quell'azione, questa dura..

-infine, riferendoci ad edifici, costruzioni, strutture, reliquie (mantenute tali) il discorso cambia un po': qui siamo di fronte al più ampio significato del verbo.. ci sono strutture che durano da millenni, e sono quelle strutture che a noi sembrano conservare ancora lo spirito del tempo in cui sono state edificate, poichè conservano inscindibilmente entrambe le concezioni (temporale e spaziale) del verbo durare, dalla loro nascita alla loro morte, mentre noi nell'arco della nostra vita duriamo e abbiamo durato così tante cose da rendere impossibile conferire un riconoscimento ad una in particolare, tutto ci corre via e si lascia dimenticare..