eccomi qui
Sono parola
mai detta né scritta
si parla di quando le cose
hanno realmente un inizio
smettono di non esistere e
finalmente si mostrano,
cercano d emergere dal loro profilo,
iniziano ad Essere.
Non credo che qualcuno
si sia mai chiesto
quando nasce una parola
ma io posso farlo, di certo
on perderò il mio tempo
visto che l’unica cosa a dargli senso
è rimanere lì, sospesa
ad un filo sottilissimo,
teso tra la speranza
di essere finalmente detta
scritta o assumere una forma
e la paura di essere dimenticata.
Vorrei tanto potermi presentare
ma non posso farlo
visto che non ho nemmeno un nome
ma io esisto affioro
inaspettatamente dal caos e
seppure senza una voce a sostenermi
io vivo.Se provi a cercare
dietro uno sguardo fuggevole
un passo insicuro o
un sorriso esitante
mi troverai lì,
oltre quel sottile vetro appannato
che sono gli occhi irrorati
dalle lacrime in cui mi nascondo.
Sono presenza evanescente,
compaio all’improvviso,
come uno spettro spaventa chi
pensa che gli spettri non esistano;
non so perché
ma le persone
hanno paura di me
io non voglio fare del male a nessuno
semplicemente sto
come un piccolo granello di polvere
dietro il vetro trasparente
di una clessidra ad assistere
impotente
alla gloriosa caduta
di tutti gli altri che
tuffandosi disegnano
un leggero arcobaleno
con tutte le sfumature
che distinguono l’uno dall’altro.
Così, guardo le altre parole
con invidia le vedo nascere
prendere forma perfino
sul volto di chi le accoglie
e lì riconosco il mescolarsi di tonalità
che ogni volta sanno creare
qualcosa di indescrivibile.
Osservo da dietro
il maledetto vetro che
mi imprigiona e non posso
che rimanere estasiata.
Quanto una parola
può cambiare un volto
un pensiero, una vita?Torno a contemplare
quel bellissimo intrecciarsi
di colori che non sono più tali
sembrano farsi ogni momento
qualcosa di più profondo.
Osservo e penso che
vorrei tanto essere parte
di quello spettacolo
a volte felice e a volte terribile
e mi chiedo
cosa ci sia in me di così sbagliato
da tenermi attaccata a questo vetro
senza potermi unire al variopinto
fiume in caduta libera
verso il mondo
né ribellarmi con tutte le forze
che una parola
-che forse non esiste nemmeno-
può avere e rompere
quella sottile barriera trasparente.
Sono solo un’ingenua
briciola caduta da un pensiero
piccola anfora piena di qualcosa
così importante che
nell’attesa di essere scoperto
arriva
ad impregnare la terracotta
e sento di essere
molto più di qualche lettera
messa lì casualmente
mi sento piena di significato
anche se non sempre lo posso capire.
Mi sento crescere
il mio colore si fa sempre più intenso
e lo riconoscerei tra mille
..se solo potessi
avere il grande onore di rimescolarmi
a quel caos vitale!
E invece me ne sto qui
ad aspettare di essere riscattata
da questo mondo così evanescente.
il mondo del non detto.
Del “non posso”, “non oso”
..e infondo del “non sono”.
Sono qui ma
la mia attesa non mi consuma.
Continuo a bussare
con tutta la forza contro questo vetro
se vuoi conoscermi davvero
rompilo
solo ora sono riuscita ad apprezzare questo bellissimo scritto