Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.


forum di poesia amatoriale
 
IndicePortaleCercaUltime immaginiRegistratiAccedi

 

 monologo di una parola non detta

Andare in basso 
3 partecipanti
AutoreMessaggio
serial_dreamer
Membro
Membro
serial_dreamer


età : 34
numero di messaggi : 26
data d'iscrizione : 17.06.09

monologo di una parola non detta Empty
MessaggioTitolo: monologo di una parola non detta   monologo di una parola non detta Icon_minitimeMer Giu 17, 2009 12:53 pm

Questa sono io, e ora parlerò di me. Sono una parola. Anzi, forse non mi è stato concesso nemmeno questo, perchè non sono mai stata detta nè scritta. Spesso si parla di quando le cose hanno realmente un inizio, smettono di non esistere e finalmente si mostrano, cercano di emergere dal loro profilo, insomma iniziano ad Essere.
Non credo che qualcuno si sia mai chiesto seriamente quando nasce una parola, ma io posso farlo, di certo non perderò il mio tempo visto che l’unica cosa che gli dà un senso è rimanere lì, sospesa ad un filo sottilissimo, teso tra la speranza di essere finalmente detta, scritta o assumere una qualsiasi forma, e la paura di essere dimenticata.
Bene, vorrei tanto potermi presentare ma non posso farlo, visto che non ho nemmeno un nome…ma io esisto. Affioro inaspettatamente dal caos, e, seppure senza una voce a sostenermi, io vivo. Se provi a cercare dietro uno sguardo fuggevole, un passo insicuro o un sorriso esitante mi troverai lì, oltre quel sottile vetro appannato che sono gli occhi irrorati dalle lacrime in cui mi nascondo. Sono una presenza evanescente, compaio all’improvviso, come uno spettro spaventa chi pensa che gli spettri non esistano; non so perché ma le persone hanno paura di me…io non voglio fare del male a nessuno. Semplicemente me ne sto lì tutto il giorno come un piccolo granello di polvere dietro il vetro trasparente di una clessidra ad assistere impotente alla gloriosa caduta di tutti gli altri, che tuffandosi disegnano un leggero arcobaleno con tutte le sfumature di colore che distinguono l’uno dall’altro. Così guardo le altre parole: con invidia. Le vedo nascere, prendere forma perfino sul volto di chi le accoglie, e lì riconosco il rimescolarsi di tonalità diverse che ogni volta sanno creare qualcosa di indescrivibile. Osservo da dietro il maledetto vetro che mi imprigiona e non posso che rimanere estasiata. Quanto una parola può cambiare un volto, un pensiero, una vita? Torno a contemplare quel bellissimo intrecciarsi di colori che non sono più tali, sembrano farsi ogni momento qualcosa di più profondo. Osservo e penso che vorrei tanto essere parte di quello spettacolo a volte felice e a volte terribile, e mi chiedo cosa ci sia in me di così sbagliato da tenermi attaccata a questo vetro, senza potermi unire a quel variopinto fiume in caduta libera verso il mondo, né ribellarmi con tutte le forze che una parola -che forse non esiste nemmeno- può avere, e rompere quella sottile barriera trasparente. Davvero non capisco, sono solo un’ingenua briciola caduta da un pensiero, piccola anfora piena di qualcosa di così importante che nell’attesa di essere scoperto arriva ad impregnare la terracotta. Così sento di essere molto più di qualche semplice lettera messa lì casualmente…mi sento piena del mio significato, anche se non sempre lo posso capire. Mi sento crescere, il mio colore si fa sempre più intenso e lo riconoscerei tra mille…se solo potessi avere il grande onore di rimescolarmi a quel caos così vitale! E invece me ne sto qui, ad aspettare di essere riscattata da questo mondo così evanescente. Il mondo del non detto. Del “non posso”, “non oso”…e infondo del “non sono”. Sono qui ma la mia attesa non mi consuma. Continuo a bussare con tutta la forza contro questo vetro. Se vuoi conoscermi davvero, rompilo.
Torna in alto Andare in basso
il_complice
Admin
Admin
il_complice


età : 37
località : ROma-MArche
numero di messaggi : 83
data d'iscrizione : 18.03.09

monologo di una parola non detta Empty
MessaggioTitolo: Re: monologo di una parola non detta   monologo di una parola non detta Icon_minitimeSab Giu 27, 2009 12:04 am

trovo interessanti molte, moltissime cose..
in primis, l'assurdità della chiusa, ma ne parlerò in seguito..
quello che mi attrae è quanto questa parola sia in realtà simile a questa sensazione che ribolle costantemente dentro le mie vene, di cui la parte che trapela è una ruvida e scomoda insoddisfazione.. questa parola, e questa sensazione, sono ambizioni così grandi dell'anima che in realtà potrebbero avere tutti i nomi del mondo ma, in fondo, chiamandole per nome comunicherebbero forse di più?

l'assurdità sta in questo..chi potrebbe mai rompere il vetro di ciò che di più alto e fondamentale ci fa brillare gli occhi, o battere il cuore?
solo noi stessi (se mai accadrà), e allora sì che saremmo attivi, in questo processo di universo che sentiamo espandersi e scappare, dentro e fuori di noi..
Torna in alto Andare in basso
https://lenebule.forumattivo.com
serial_dreamer
Membro
Membro
serial_dreamer


età : 34
numero di messaggi : 26
data d'iscrizione : 17.06.09

monologo di una parola non detta Empty
MessaggioTitolo: Re: monologo di una parola non detta   monologo di una parola non detta Icon_minitimeMar Giu 30, 2009 7:43 pm

ti ringrazio tantissimo per il tuo commento...quando ho scritto questo pezzo pensavo alla sensazione fastidiosa che si prova quando per una qualsiasi motivazione non possiamo dire qualcosa, sia essa una semplice parola, un' opinione o uno stato d'animo e ad ostacolarci è la paura e l'insicurezza rispetto alla possibile reazione di un ipotetico interlocutore.

con la tua interpretazione sei andato oltre, hai esteso la condizione da me descritta alla sensazione (purtroppo fuggevole e non molto frequente) di essere carichi, pieni di qualcosa di più grande che non aspetta altro che riversarsi in qualche modo nelle parole...la sensazione che si prova (ad esempio) scrivendo. in questa prospettiva probabilmente dando voce a questa sensazione avvolgente ed immensa forse potremmo sminuirla proprio perchè sembra più grande di noi...ma perchè non tentare di rompere il vetro per stringerla tra le mani?

condivido pienamente questa tua interpretazione e mi fa molto piacere che sia leggermente diversa da quella con cui lo scritto è stato concepito. io stessa amo rileggere dopo molto tempo i miei scritti e stupirmi ad interpretarli in modo diverso, perchè in realtà ad essere diversa sono io con tutto quello che mi sta intorno.

sunny
Torna in alto Andare in basso
il_complice
Admin
Admin
il_complice


età : 37
località : ROma-MArche
numero di messaggi : 83
data d'iscrizione : 18.03.09

monologo di una parola non detta Empty
MessaggioTitolo: Re: monologo di una parola non detta   monologo di una parola non detta Icon_minitimeMer Lug 01, 2009 3:11 am

sai cosa, qui ti andrei a finire in discorsi prettamente buddhisti, ma c'è qualcosa che posso dirti con semplicità: prendi in considerazione che quel vetro in realtà non esista, o che stia lì, tra te e La Cosa, per proteggerti..

lo scopo allora non sarebbe abbatterlo, ma semplicemente farlo sparire, o passarci attraverso..

trasforma la rabbia che provi verso questa Cosa in spirito d'avventura, àrmati di una corda mentale molto lunga e addentrati nel pozzo del tuo essere Wink

e al momento giusto, quel muro di vetro non sarà più un perchè sunny
Torna in alto Andare in basso
https://lenebule.forumattivo.com
morgan4
Moderatore
Moderatore
morgan4


età : 35
località : voghera
numero di messaggi : 97
data d'iscrizione : 28.05.09

monologo di una parola non detta Empty
MessaggioTitolo: Re: monologo di una parola non detta   monologo di una parola non detta Icon_minitimeMar Lug 14, 2009 1:31 am

eccomi qui cherry







Sono parola
mai detta né scritta
si parla di quando le cose
hanno realmente un inizio
smettono di non esistere e
finalmente si mostrano,
cercano d emergere dal loro profilo,
iniziano ad Essere.

Non credo che qualcuno
si sia mai chiesto
quando nasce una parola
ma io posso farlo, di certo
on perderò il mio tempo
visto che l’unica cosa a dargli senso
è rimanere lì, sospesa
ad un filo sottilissimo,
teso tra la speranza
di essere finalmente detta
scritta o assumere una forma
e la paura di essere dimenticata.

Vorrei tanto potermi presentare
ma non posso farlo
visto che non ho nemmeno un nome
ma io esisto affioro
inaspettatamente dal caos e
seppure senza una voce a sostenermi
io vivo.


Se provi a cercare
dietro uno sguardo fuggevole
un passo insicuro o
un sorriso esitante
mi troverai lì,
oltre quel sottile vetro appannato
che sono gli occhi irrorati
dalle lacrime in cui mi nascondo.

Sono presenza evanescente,
compaio all’improvviso,
come uno spettro spaventa chi
pensa che gli spettri non esistano;

non so perché
ma le persone
hanno paura di me

io non voglio fare del male a nessuno
semplicemente sto
come un piccolo granello di polvere
dietro il vetro trasparente
di una clessidra ad assistere
impotente
alla gloriosa caduta
di tutti gli altri che
tuffandosi disegnano
un leggero arcobaleno
con tutte le sfumature
che distinguono l’uno dall’altro.

Così, guardo le altre parole
con invidia le vedo nascere
prendere forma perfino
sul volto di chi le accoglie
e lì riconosco il mescolarsi di tonalità
che ogni volta sanno creare
qualcosa di indescrivibile.
Osservo da dietro
il maledetto vetro che
mi imprigiona e non posso
che rimanere estasiata.

Quanto una parola
può cambiare un volto
un pensiero, una vita?


Torno a contemplare
quel bellissimo intrecciarsi
di colori che non sono più tali
sembrano farsi ogni momento
qualcosa di più profondo.
Osservo e penso che
vorrei tanto essere parte
di quello spettacolo
a volte felice e a volte terribile
e mi chiedo
cosa ci sia in me di così sbagliato
da tenermi attaccata a questo vetro
senza potermi unire al variopinto
fiume in caduta libera
verso il mondo
né ribellarmi con tutte le forze
che una parola
-che forse non esiste nemmeno-
può avere e rompere
quella sottile barriera trasparente.

Sono solo un’ingenua
briciola caduta da un pensiero
piccola anfora piena di qualcosa
così importante che
nell’attesa di essere scoperto
arriva
ad impregnare la terracotta
e sento di essere
molto più di qualche lettera
messa lì casualmente
mi sento piena di significato
anche se non sempre lo posso capire.
Mi sento crescere
il mio colore si fa sempre più intenso
e lo riconoscerei tra mille
..se solo potessi
avere il grande onore di rimescolarmi
a quel caos vitale!

E invece me ne sto qui
ad aspettare di essere riscattata
da questo mondo così evanescente.
il mondo del non detto.
Del “non posso”, “non oso”
..e infondo del “non sono”.

Sono qui ma
la mia attesa non mi consuma.
Continuo a bussare
con tutta la forza contro questo vetro
se vuoi conoscermi davvero
rompilo







afro


solo ora sono riuscita ad apprezzare questo bellissimo scritto
Approvato
Torna in alto Andare in basso
http://www.keepItClean.splinder.com
serial_dreamer
Membro
Membro
serial_dreamer


età : 34
numero di messaggi : 26
data d'iscrizione : 17.06.09

monologo di una parola non detta Empty
MessaggioTitolo: Re: monologo di una parola non detta   monologo di una parola non detta Icon_minitimeMer Lug 15, 2009 6:02 pm

...grazie dell'attenzione!!!

apprezzo molto il tuo impegno nello sperimentare, nell'entrare nel testo per dargli una nuova veste Approvato

però continuo ad assere convinta che la prosa sia la forma più adeguata ai miei scritti...ho la sensazione che spezzandoli in versi si ottenga una poesia forse un po' troppo lunga e con un linguaggio troppo discorsivo...ma questa è solo una mia opinione che nulla toglie al tuo lavoro peraltro apprezzatissimo. di sicuro ci saranno altre occasioni per parlarne e continuare a sperimentare...

grazie ancora e a riscriverci Very Happy flower Very Happy
Torna in alto Andare in basso
morgan4
Moderatore
Moderatore
morgan4


età : 35
località : voghera
numero di messaggi : 97
data d'iscrizione : 28.05.09

monologo di una parola non detta Empty
MessaggioTitolo: Re: monologo di una parola non detta   monologo di una parola non detta Icon_minitimeGio Lug 16, 2009 9:37 pm

sìsìsìsììs hai ragione..
i tuoi scritti sono perfetti così come sono e certo la prosa è più adeguata in effetti ti dico, prima di spezzarli do una lettura al tuo testo e mi viene instintivo leggerlo come se fosse una poesia tranne che per la parti più discorsive..
e se il tuo intento è quello di scrivere prosa con molta muscalità allora ci riesci alla grandissima Approvato




Applauso




simi
Torna in alto Andare in basso
http://www.keepItClean.splinder.com
Contenuto sponsorizzato





monologo di una parola non detta Empty
MessaggioTitolo: Re: monologo di una parola non detta   monologo di una parola non detta Icon_minitime

Torna in alto Andare in basso
 
monologo di una parola non detta
Torna in alto 
Pagina 1 di 1

Permessi in questa sezione del forum:Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
 :: raccontare :: narrazione-
Vai verso: