L’estasi sfiora la gonna di un’osteria curva
urlando nelle vene di un ciclista in fuga. Il fiume
gonfio d’attese recita mormorii ai bagnanti
lungo la scia dell’afa. Un cane sbadiglia le sue mosche,
in barba all’estate. Tengo un borgo nelle tasche del grembiule ,
ore di memorie e un piede sul gradino del vento.