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 Le mie mani sono le mani di Valentina (parte2)

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MessaggioTitolo: Le mie mani sono le mani di Valentina (parte2)   Le mie mani sono le mani di Valentina (parte2) Icon_minitimeVen Giu 12, 2009 7:38 pm

Alberto Gioacchini
Mercoledì 23 Maggio 2008 Ore 01.35 am

Nella notte la porta di casa Gioacchini si spalanca lasciando la luce libera di perdersi nella notte inoltrata. Un ragazzo esce di soppiatto e apre il garage cercando di fare meno rumore possibile per non svegliare i suoi, inforca la bicicletta e comincia a pedalare sferzato dal vento che fischia.
Ha un sacco di paura, non sa che è successo a Valentina ma il cuore gli batte forte e sembra incitarlo a muovere il culo, a far pedalare quelle cazzo di gambe.
“Magari si è decisa, magari ha deciso di mollare il merda e mettersi con me, ce l'ho fatta”.
Frena bruscamente quando una macchina gli taglia la strada suonando il clacson all'impazzata, respira a fondo e gli sembra di non riuscire più a muovere le braccia: sono gonfie d'adrenalina. Conta fino a dieci poi riparte, vede in fondo alla strada una Mercedes nera entrare nel vialetto della casa di Valentina.

Gianluca De Fabris
Mercoledì 23 Maggio 2008 Ore 01.33 am

Gianluca De Fabris esce dalla doccia post-lavoro e comincia ad asciugarsi i capelli, butta l'occhio sul cellulare per vedere che ora ha fatto e non vede nulla, si avvicina e scopre che cos'è che copre la funzione di orologio, un messaggio. Valentina: “Vieni da me ti prego”. Che palle, gli do buca. Ad un tratto un pensiero netto e pericoloso attraversa la mente di Gianluca.
Mi ha beccato, cazzo mi ha beccato, porca troia schifosa sa di Mara, sa che me la sono fatta al Night On venerdì sera. Cazzo. Gianluca sente le palle stringersi e le budella contorcersi, si guarda lo specchio e sorride come un maniaco mentre evapora sul vetro questo pensiero: “E' l'occasione buona, vado li e non la faccio neanche parlare, la mollo prima io, non la sopporto più! Gianluca non si fa mollare da una bambina”. In tre minuti e in macchina ed entra nel vialetto di casa Covoni.

Alberto Gioacchini
Mercoledì 23 Maggio 2008 Ore 01.36 am

Alberto Gioacchini si morde a sangue la mano destra guardando dall'altro lato della strada Valentina affondare la faccia tra le braccia di un ragazzo pompato e sicuro di se, grida nella sua testa e stringe forte la morsa che gli attanaglia la mano e la mente.

Valentina Covoni
Giovedì 23 Agosto 2008 Ore 15.30 pm

Valentina bussa forte alla porta di casa di Alberto, i suoi sono in vacanza ad Ibiza.
-Apri cazzo, Alberto per piacere aprimi-
Niente. Sono tre mesi che Alberto ha tagliato ogni legame con lei, non scrive più messaggi, non telefona più alla sera, non fuma più la sigaretta del cambio d'ora con lei, non la guarda mai. O almeno Valentina non lo sorprende più a guardarla con occhi stralunati.
La porta si apre, Alberto guarda Valentina con occhi assonnati e sta zitto, la scruta solo un istante poi si concentra sul tappetino di casa sua.
-Beh? Che c'è?- fa a bassa voce.
-Che cazzo ti ho fatto Albi, che cazzo hai- pronuncia Valentina con voce tremante. Ed eccolo li, il groppo che ha da tre mesi è risalito, la ragazza comincia a piangere ma non smette di trapanare gli occhi ad Alberto.

Alberto Gioacchini
Giovedì 23 Agosto 2008 Ore 15.31 pm

Questa è una delle cose splendide di Valentina, non distoglie lo sguardo dai tuoi occhi, mai. Nemmeno se è mortificata o disperata, lei continua a fissarti e ti fa sentire una merda. Alberto è in piedi davanti alla ragazza e riesce a pensare solo a quanto è bella anche con gli occhi rossi e gonfi. Vorrebbe dirgli che sono otto mesi che è innamorato perso e non riesce a dirlo, vorrebbe urlare che sono otto mesi che non dorme, vorrebbe squarciarsi la gola strillando che sono otto mesi che lei non si accorge di nulla e parla solo del suo stramaledettissimo ragazzo. Vorrebbe dare un pugno alla porta e far capire a tutti quanta rabbia prova, vorrebbe accendersi una sigaretta e finirla in quattro tiri per far capire quanto nervoso gli circola nelle vene. Vorrebbe fare tutto questo e invece si avvicina a Valentina e alle sue labbra.

Valentina Covoni
Venerdì 23 Settembre 2008 Ore 18.29 pm

Valentina sta distesa sul letto di Alberto con la testa appoggiata sulla sua spalla, non si sono messi insieme, non sono una coppia felice, sono solamente confusi. Provano tante sensazioni tutte diverse, come quando si fa un mix di alcol e dopo si sta malissimo. L'effetto è circa quello, stanno male tutt'e due. Alberto per l'amore che prova, Valentina per il dispiacere di non ricambiare il sentimento in uguale misura.
Valentina e Gianluca si sono mollati Mercoledì 23 Maggio. Valentina e Alberto hanno provato a vedersi ma non ha funzionato, hanno provato a rimanere amici ma non ha funzionato.
Valentina non sa il perchè ma ha in testa la frase che chiudeva il messaggio dell'amante di sua madre:
“a volte non ci sono parole per esprimere i propri sentimenti, a volte si pensa troppo forte”.

Alberto Gioacchini
Venerdì 23 Settembre 2008 Ore 18.29 pm

Alberto sta con gli occhi chiusi e non sa che fare, ha la testa di Valentina sulla spalla e la sua mano nella sua. Da quell'angolazione sembra che la sua mano sia anche la mano di Valentina. Sa che non è così, sa che non lo sarà mai. Non la bacerà, non la toccherà, non proverà con lei il primo amore, non l'aspetterà fuori casa a San Valentino. Non godrà di nessuno di questi piccoli privilegi, non masticherà nessuno di questi sogni. Si gira e le annusa i capelli, lei alza la testa e gli respira addosso.
-Albi?-
-Dimmi- fa lui impacciato.
-Mi vuoi bene?-
-Sì-
-Mi vuoi più che bene?-
-Sì- risponde, ma non in maniera così immediata come prima.
Sta zitta e lo abbraccia, lui deglutisce e non sa che fare, che dire, che pensare. Ha solo voglia di respirare, ha solo voglia di stare abbracciato a lei e non alzarsi mai più.

Valentina Covoni
Sabato 23 Dicembre 2008 Ore 12.55 am

Valentina e Alberto non si sono più visti, ci sono stati dei momenti in cui sembrava che la scintilla finalmente fosse caduta nel pagliericcio ma ogni volta un movimento sbagliato, una frase infelice, un ritorno di fiamma con Gianluca rovinava il piccolo fuoco come fosse un'acquazzone. Gianluca e Valentina si sono rimessi insieme altre due volte, la ragazza l'ha mollato definitivamente quando ha scoperto tutte le corna che le faceva, ha accettato di partire con suo padre per cinque anni, i suoi si sono divorziati e Valentina è stata affidata alla madre. Sono rimasti in buoni rapporti perciò la madre ha permesso alla figlia di partire con il padre che doveva lasciare il paese per motivi lavorativi.
Valentina prende la borsa ed esce di casa a fare una passeggiata per la collina, torna indietro e afferra il giubbotto, in Irlanda fa abbastanza freddo e poi sono cambiate tante, tante cose.

Gianluca De Fabris
23 Febbraio 2009 Ore 23.30 pm

Ha appena finito il lavoro quando viene colpito alla testa da qualcosa, il dolore esplode alla base della nuca ed è forte, si gira e rovista nelle tasche, estrae il portafoglio e lo solleva verso l'alto, verso la figura che sta in piedi davanti a lui.
-Oh no, non hai capito, non sono un ladro-.
La persona si avvicina e un lampione lo illumina, non avrà più di diciotto anni ed è sudato, si abbassa e con le mani regge una chiave inglese; si ferma così, accovacciato nella notte.
Appoggia la chiave a terra e apre la mani.
-Sai cosa sono queste?- dice a bassa voce.
-M-m-mani- trema Gianluca.
-Esatto, e ora domandone finale, sai cos'hai fatto cadere da queste mani?-
-No, ti stai sbagliando non ti ho fatto cadere nulla, non ti conosco io. Anzi aspetta tu sei l'amico di Valentina, che vuoi da me lasciami stare ti prego-
Alberto chiude gli occhi e le mani, afferra la chiave inglese e la solleva verso l'alto poi, lentamente, si alza in piedi e si avventura nella notte lasciando Gianluca De Fabris a tremare sul cemento.


Troppo spesso l'uomo non capisce cosa può ottenere
troppo spesso chiude le mani senza afferrare nulla di vero
perchè vero non è ciò che fa godere di fisico
vero è quello che ti esplode nelle viscere con un solo colpo di ciglia,
vero è quello che prova un ragazzo
vero è quello che prova una ragazza
a volte si pensa troppo forte e non si agisce mai.
Troppo spesso si confonde il piacere carnale e il respiro di un amore.
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MessaggioTitolo: Re: Le mie mani sono le mani di Valentina (parte2)   Le mie mani sono le mani di Valentina (parte2) Icon_minitimeVen Giu 12, 2009 9:41 pm

prendi spunto da quello splendore di tua sorella o il nome è un caso? Dry ti denunzio!
l'avevo già letta, mi è ri-piaciuta nonostante in alcuni punti avrei preso
decisioni differenti dalle tue per quanto concerne la punteggiatura.
per il resto (vale a dire tema, svolgimento dell'azione e descrizione dei personaggi)
mi sembra tutto a posto... forse avrei descritto più l'aspetto fisico,
ma non facendolo hai ottenuto la giusta attenzione sull'interiorità Approvato

[noto che molti tuoi scritti finiscono nel sangue, sei truculento vecchio!]
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MessaggioTitolo: Re: Le mie mani sono le mani di Valentina (parte2)   Le mie mani sono le mani di Valentina (parte2) Icon_minitimeSab Giu 13, 2009 8:31 pm

lov3ly_h3ad ha scritto:
prendi spunto da quello splendore di tua sorella o il nome è un caso? Dry ti denunzio!
l'avevo già letta, mi è ri-piaciuta nonostante in alcuni punti avrei preso
decisioni differenti dalle tue per quanto concerne la punteggiatura.
per il resto (vale a dire tema, svolgimento dell'azione e descrizione dei personaggi)
mi sembra tutto a posto... forse avrei descritto più l'aspetto fisico,
ma non facendolo hai ottenuto la giusta attenzione sull'interiorità Approvato

[noto che molti tuoi scritti finiscono nel sangue, sei truculento vecchio!]


certo! il sangue è l'inizio e la fine..
buahahah stai attenta lol!
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MessaggioTitolo: Re: Le mie mani sono le mani di Valentina (parte2)   Le mie mani sono le mani di Valentina (parte2) Icon_minitimeSab Giu 13, 2009 8:33 pm

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MessaggioTitolo: Re: Le mie mani sono le mani di Valentina (parte2)   Le mie mani sono le mani di Valentina (parte2) Icon_minitimeVen Giu 19, 2009 1:55 pm

molto scorrevole ed intenso il tuo racconto, non so se abbia spunti autobiografici ma certamente hai saputo ritrarre il mondo di alberto (ridotto ormai a quello di valentina) facendone emergere tutto lo slancio emotivo. hai iniziato facendo parlare alberto in prima persona, scelta azzeccatissima con cui hai sottolineato ancora di più lo stato emotivo del protagonista e hai dato il primo elemento da cui partire per cercare nel testo tutte le immagini in cui le mani di alberto sono quelle di valentina. pur non essendole vicino nel modo in cui vorrebbe, alberto è sempre con lei e prova le sue stesse emozioni: la mano contro il quadro che soffre solo per aver perso l'altro, la mano che terrorizza gianluca per vendicarsi. quando invece le mani sono effettivamente l'una nell'altra i protagonisti sono lontani perchè anche se entrambi stanno male le motivazioni sono opposte.

...a volte non ci sono parole per esprimere i propri sentimenti, a volte si pensa troppo forte...

...e va bene così...senza parole... sunny
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MessaggioTitolo: Re: Le mie mani sono le mani di Valentina (parte2)   Le mie mani sono le mani di Valentina (parte2) Icon_minitimeSab Giu 20, 2009 1:19 am

serial_dreamer ha scritto:
molto scorrevole ed intenso il tuo racconto, non so se abbia spunti autobiografici ma certamente hai saputo ritrarre il mondo di alberto (ridotto ormai a quello di valentina) facendone emergere tutto lo slancio emotivo. hai iniziato facendo parlare alberto in prima persona, scelta azzeccatissima con cui hai sottolineato ancora di più lo stato emotivo del protagonista e hai dato il primo elemento da cui partire per cercare nel testo tutte le immagini in cui le mani di alberto sono quelle di valentina. pur non essendole vicino nel modo in cui vorrebbe, alberto è sempre con lei e prova le sue stesse emozioni: la mano contro il quadro che soffre solo per aver perso l'altro, la mano che terrorizza gianluca per vendicarsi. quando invece le mani sono effettivamente l'una nell'altra i protagonisti sono lontani perchè anche se entrambi stanno male le motivazioni sono opposte.

...a volte non ci sono parole per esprimere i propri sentimenti, a volte si pensa troppo forte...

...e va bene così...senza parole... sunny

quel che si dice un acuto osservatore.. il sogno di ogni scrittore ricevere un commento come questo, grazie mille
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